<daniel.barlow@sjc.ox.ac.uk>
L'ELF (Executable and Linking Format) è un formato binario originariamente sviluppato da USL (UNIX System Laboratories) e correntemente usato nei sistemi operativi Solaris e System V Release 4. A causa della maggiore flssibilità rispetto al vecchio formato a.out, che linux attualmente usa, gli sviluppatori di librerie per GCC e per C, hanno deciso lo scorso anno di muoversi nella direzione di usare anche l'ELF come formato binario standard.
Questa `migliore flessibilità' si manifesta essenzialmente in due benefici per il programmatore medio di applicazioni:
-fPIC
,
e poi fare il link con un comando come
gcc -shared -Wl,-soname,libfoo.so.y -o libfoo.so.y.x *.o
Se questo sembra complicato, ovviamente è perchè non avete mai letto
la procedura equivalente per le librerie condivise usate dal sistema a.out,
che comporta compilare la libreria due volte, riservare lo spazio per
tutti i dati che si pensa saranno richiesti in futuro, e registrare quello
spazio degli indirizzi con una terza parte. (Il tutto è descritto in un
documento lungo 20 pagine --- vedere a
ftp://tsx-11.mit.edu/pub/linux/packages/GCC/src/tools-2.16.tar.gz
per i dettagli).
Detto questo, bisogna tener presente che l'ELF può essere un pò più
lento. Le voci che si raccolgono in giro dicono tra l'1% e il 5%,
sebbene tutti i test attuali che sono stati condotti fino a questo momento,
indicano che la differenza è sufficientemente piccola per passare
inosservata nel `rumore' di altri eventi che possono avvenire nello stesso
tempo. Se si ha il TeX oppure una stampante o un convertitore Postscript,
si può leggere speed.comp-1.0.tar.gz
, che è disponibile da qualche
parte in SunSite. (?)
Il rallentamento deriva dal fatto che il codice delle librerie ELF deve
essere indipendente dalla posizione (questo è quello che -fPIC
stà ad indicare) e così un registro deve essere sacrificato per contenere
gli offset, il che implica un registro in meno per mantenere le variabili,
e comunque i processori 80x86 hanno una carenza di registri
general-purpose di per sè.
Esiste un certo numero di fraintendimenti riguardo a cosa l'ELF farà per il proprio sistema:
Sebbene l'ELF sia lo stesso tipo di `contenitore binario' usato da SVR4, questo non significa che i programmi SVR4 diventino improvvisamente eseguibili su di un Linux. La cosa è analoga al formato di un disco --- si puossono tenere i programmi per Linux su di un disco formattato in MSDOS o in MINIX, e viceversa, ma questo non significa che questi sistemi diventino capaci di far girare l'uno i programmi dell'altro.
Teoricamente è possibile eseguire applicazioni per altri unix per processori
x86 sotto Linux, ma seguendo le istruzioni contenute in questo HOWTO
non non si avrà questo effetto. Per questa esigenza, si provi a
guardare il modulo per il kernel iBCS (da qualche parte su
tsx-11.mit.edu
) e si veda se questo coincide con le proprie esigenze.
Si può anche finire per avere dei binari più piccoli tuttavia, poichè si possono creare più facilmente librerie condivise di codice comune tra varie applicazioni. In generale, se si usano le stesse opzioni di compilazione e il proprio codice binario risulta più piccolo rispetto a quanto avveniva con il sistema a.out, è più verosimile che sia un caso fortunato, oppure a causa di una versione del compilatore differente. Per quanto riguarda la velocità, ne sarei veramente sorpreso. Gli incrementi di velocità potrebbero verificarsi se il proprio codice binario risultasse più piccolo, a causa di un minor swapping, o di aree funzionali più grandi che riuscirebbero ad essere contenute nella cache.
Alla fine della procedura qui descritta, si avrà un sistema capace di compilare ed eseguire programmi sia in ELF che in a.out. I nuovi programmi verranno compilati in ELF per default, sebbene questo possa essere cambiato con uno switch sulla riga di comando del compilatore. Esiste per la verità una penalizzazione che riguarda la memoria, per un sistema configurato per far girare un sistema misto ELF/a.out --- se si hanno entrambe le famiglie di programmi che girano insieme, si hanno anche due copie della libreria C nel core, e così via. Dalle informazioni che ho avuto, la differenza di velocità non è percettibile nell'uso normale su di un sistema con 6Mb, (io certamente non ne ho notata in 8 Mb), così difficilmente è un problema seccante. Si perde molta più memoria ogni giorno, facendo girare programmi sovrabbondanti come Emacs, e programmi statici come Mosaic/Netscape :-)
O, almeno, non in questo contesto.
Ci sono essenzialmente due motivi per fare l'upgrade del proprio sistema per poter compilare ed eseguire il codice binario in ELF: il primo è la migliore flessibilità già spiegata, e il secondo è che, a causa del primo, tutti quanti lo faranno. Le release future della libreria C e GCC, saranno compilate unicamente per ELF, e ci si aspetta che altri sviluppatori si muoveranno verso l'ELF.
Piacevolmente per gli scopi di simmetria, ci sono anche due ragioni per non convertirsi per ora. La prima è che le cose stanno ancora cambiando, alcuni pacchetti (includendo la serie dei kernel `stabili' 1.2) richiedono dei patch (delle modifiche) prima di poter essere compilati in ELF, e ci possono essere dei bugs residui; si potrebbe aspettare finchè Linus stesso si sarà covertito, per esempio.
La seconda è che sebbene la procedura di installazione descritta qui
sia un piccolo lavoro di per se stesso, (può infatti essere completato
in meno di un'ora, se non contiamo il tempo per tirare giu' il nuovo
software), un errore in qualunque momento puo' lasciare il sistema
in maniera che non sia più capace di eseguire il bootstrap. Se
non ci si sente a proprio agio con l'eseguire l'upgrade delle librerie
condivise, e i comandi ldconfig
e ldd
non significano
nulla per chi legge, si può ottenere o aspettare di ottenere una
nuova distribuzione di Linux in ELF, fare il backup, reinstallare e
ripristinare il sistema, usando l'ELF. Poi (specialmente se il sistema
non è usato per applicazioni critiche), si può voler continuare comunque,
per imparare cose nuove.
Siete ancora con noi?
Lo scopo di questa conversione è quello di rimanere con un sistema
che sia in grado di costruire e di far girare i programmi in ELF e
col sistema a.out, con entrambe i tipi di programmi in grado di
trovare le rispettive famiglie di librerie condivise. Questo ovviamente
richiede un pò più di intelligenza nella ricerca delle librerie rispetto
al semplice `guarda in /lib
, /usr/lib
e in tutti i posti
in cui il programma è stato detto di cercare'.
La bestiola responsabile di ricercare le librerie in linux è
/lib/ld.so
. Il compilatore ed il linker non inseriscono nel codice
i percorsi assoluti delle librerie dentro i programmi; inseriscono invece
il nome delle librerie, e il percorso assoluto di ld.so
, e lasciano
che sia ld.so
ad associare il nome della libreria al percorso adeguato
al runtime. Questo ha un effetto molto importante --- significa che le
librerie che un programma usa, possono essere mosse verso altre directory
senza ricompilare il programma , semprechè a ld.so
sia stato
detto di cercare nelle nuove directory. Questa è una funzionalità essenziale
per l'operazione di scambio delle directory che segue.
Ne consegue che, naturalmente, ogni tentativo di cancellare o spostare
ld.so
causerà il fatto che ogni programma che sia linkato
dinamicamente sul sistema linux, cesserà di funzionare. Questa è
generalmente ritenuta una cattiva cosa...
Per il codice binario in ELF, viene fornito un dynamic loader (caricatore
dinamico del codice) alternativo. Si chiama /lib/ld-linux.so.1
,
e fa esattamente le stesse cose di ld.so
, ma per i programmi in ELF.
ld-linux.so.1
usa gli stessi programmi e gli stessi file di supporto
(ldd
, ldconfig
, e /etc/ld.so.conf
, che vengono usati
dal loader del formato a.out.
L'idea di base, poi, è che le cose che riguardano lo sviluppo in ELF
(compilatori, include files e librerie) vadano in
/usr/{bin,lib,include}
dove attualmente si trovano quelle
che riguardano l'a.out, e che queste ultime vadano spostate in
/usr/i486-linuxaout/{bin,lib,include}
.
/etc/ld.so.conf
farà una lista di tutti i posti dove ci si
può aspettare di trovare una libreria, e ldconfig
è abbastanza
intelligente da distinguere tra le varianti di ELF e di a.out.
Ci sono un paio di eccezioni al piazzamento delle librerie, tuttavia.
ld.so
. Questi cesseranno di funzionare se le loro librerie saranno
spostate. In questo modo, libc.so*
e libm.so*
devono rimanere
dove stanno in /lib
, e le versioni in ELF avranno il loro major
number aumentato, in maniera da non sovrascrivere le versioni per
a.out. Le vecchie librerie per X (precedenti alla versione 6), è meglio
lasciarle dove stanno, sebbene le più nuove (libX*.so.6
) debbano essere
spostate. Lo spostamento delle vecchie librerie causerà un apparente
malfunzionamento dei programmi xview, mentre non spostare le nuove librerie,
causerà la sovrascrittura quando si installeranno le librerie in ELF per
X.
Se si hanno programmi non-ld.so che richiedono altre librerie
rispetto a quelle già citate, (se si sa quali programmi sono, si può
far girare ldd su di loro per capire di quali librerie abbiano
bisogno prima di rovinarli), allora si hanno essenzialmente due
possibilità. La prima è che si possono estrarre i file tar in una directory
temporanea, controllare se le proprie preziose librerie saranno sovrascritte,
e, se così fosse, si sposterà la versione in ELF della libreria in,
diciamo, /usr/i486-linux/lib
invece che /lib
.
Sia sia sicuri che il proprio ld.so.conf
abbia
/usr/i486-linux/lib
, e si faccia girare ldconfig
e non ci si pensi più. La seconda cosa è che si può ricompilare o acquisire una
copia più recente del programma che crea questa seccatura. Questa
non sarebbe affatto una cattiva idea, se possibile.
/usr
e /
su differenti partizioni,
sarà necessario muovere almeno alcune delle librerie in /lib
da qualche parte sul root disk, non in /usr
. Si può sia
identificare i programmi necessari al system startup o quando si è in
modo single user (singolo utente), e trovare le librerie che usano, oppure
può dipendere dal vostro integratore del sistema o della distribuzione,
che può aver già fatto questo per voi, e semplicemente spostare tutte
(beh... alcune. Si veda quanto già detto per le eccezioni) le librerie
da /lib
a /lib-aout
.
mv
, ln
, e forse
anche di altre utility per la manipolazione dei file (sebbene di fatto
possa essere fatto tutto quello di cui si ha bisogno con le
possibilità intrinseche della shell), per ogni situazione scomoda
in cui si può finire.
/lib/elf
(tipicamente libc.so.4
e compagnia varia).
Le applicazioni costruite in questa maniera devono essere ricostruite,
e poi la directory rimossa. Non è necessario avere una directory
/lib/elf
!
/sbin/
qualcosa e non si ha una directory /sbin
,
propabilmente si troveranno i programmi relativi in
/bin
o in /etc/
.
I seguenti pacchetti sono disponibili a ftp://tsx-11.mit.edu/pub/linux/packages/GCC/ e a ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/GCC/. Entrambe i siti sono ampiamente distribuiti in giro per il mondo; per favore, prendetevi il tempo necessario per cercare il sito più vicino a voi. E` più veloce per voi e per chiunque altro.
Questi pacchetti (sia la versione mostrata qui che qualunque altra successiva)
sono richiesti. Scaricate e leggete anche le varie release notes per ciascuno
di essi: questi sono i file chiamati release.
packagename.
Questo specialmente se si scaricano versioni più recenti di quelle
descritte qui, poichè la procedura può essere cambiata.
ld.so-1.7.3.tar.gz
--- il nuovo linker dinamico
libc-5.0.9.bin.tar.gz
--- le immagini ELF condivise per
la libreria C e i suoi amici (m
(maths), termcap
, gdbm
, e
così via), più le librerie statiche corrispondenti e gli include files
necessari per compilare i programmi con queste. libc 5.2.qualcosa potrebbe
essere rilasciata durante la vita di questo HOWTO, ed è notevolmente
differente dalla versione 5.0.9; se si intende installarla, si procede
per conto proprio, ma io raccomando di installare prima la 5.0.9 e poi
installare `sopra' la versione successiva. Ci sono molte parti della
5.0.9 che non sono incluse nella 5.2.x, per le quali i canali di
distribuzione non sono ancora predisposti completamente.
gcc-2.7.0.bin.tar.gz
--- il compilatore C in ELF. Include
anche un compilatore C in a.out che capisce il nuovo ormato delle directory.
binutils-2.5.2l.17.bin.tar.gz
--- le utility binarie della GNU
per Linux. questi sono programmi come gas
, ld
, strings
e così
via, la maggior parte dei quali sono richiesti per far funzionare il
compilatore C.
Bene.... Si noti che in tutto quel che segue, quando io dico `si rimuova', naturalmente intendo `si faccia un backup e poi si rimuova' :-). Inoltre, queste istruzioni si applicano direttamente soltanto alle persone che non hanno già smanettato con l'ELF --- quelli che ci si aspetta abbiano già la capacità di adattare le cose in modo appropriato. Andiamo!
mkdir -p /usr/i486-linuxaout/bin
mkdir -p /usr/i486-linuxaout/include
mkdir -p /usr/i486-linuxaout/lib
mkdir /lib-aout
ld.so-1.7.3
nella directory in cui di solito si mette il codice sorgente, poi si legga
lo script ld.so-1.7.3/instldso.sh
appena estratto.
Se si ha un sistema realmente standard, è sufficiente farlo girare
digitando sh instldso.sh
, ma se si ha qualcosa di insolito
allora si faccia l'installazione a mano. `Qualcosa di insolito' comprende
$VERSION
, il che sembra confondere instldso.sh
)
/lib/elf
a /lib
(il che non è ncessario, ma si possono aver avuto delle valide ragioni per
farlo se si è seguito lo sviluppo dell'ELF).
/etc/ld.so.conf
per aggiungere le nuove directory
/usr/i486-linuxaout/lib
(e /lib-aout
se si pensa di averne
bisogno). Poi si faccia girare /sbin/ldconfig -v
per controllare
che sono state caricate le nuove directory.
/usr/*/lib
a
/usr/i486-linuxaout/lib
. Si noti che ho scritto `librerie'
non `qualunque cosa'. Quindi si intende i file che rispondono al nome
di lib*.so*
, lib*.sa*
, o lib*.a
. Non si incominci a
spostare /usr/lib/gcc-lib
o niente di sciocco come questo in
giro.
/lib
. Si lasci intatto libc.so*
,
libm.so*
, e libdl.so*
. Se si hano link simbolici a librerie X
(libX*.so.3*
) lasciate li anche questi --- XView e qualche altro
pacchetto potrebbe averne bisogno. Si lasci ld.so*
, ld-linux.so*
e qualunque altro file che comincia con ld
. Per le librerie rimanenti,
(se ne avete qualcuna): se si ha /usr
sulla partizione root,
si mettano in /usr/i486-linuxaout/lib
. Se si ha /usr
montata separatamente, si mettano in /lib-aout
. Adesso si
faccia girare ldconfig -v
/usr/lib/ldscripts
se è li,
per la preparazione all'installazione delle utility binarie (che
la ricreeranno).
ld
e di as
(eccetto ld86
e as86
) che si può trovare in
/usr/bin
.
cpio
invece di tar
, poichè non
ha questo problema. zcat /ovunque/sia/stato/messo/libc-5.0.9.tar.gz | cpio
-iv
è l'incantesimo magico qui, che deve essere eseguito dalla
directory root.
/usr/include
e rimuovere alcune
parti.
Questa è brutta. Molti pacchetti (come ncurses) sono installati
in /usr/include
dai manutentori della distribuzione e non
sono fornite con la libreria C. Si faccia un backup dell'albero della
directory /usr/include
, si usi tar tzf
per vedere
cosa c'è nell'archivio prima di scompattarlo, poi cancellare le poche cose
di /usr/include
che sono al momento contenute. Poi si
scompatti il file libc-5.0.9.bin.tar.gz
dalla directory root.
tar -xvzf binutils-2.5.2.l17.bin.tar.gz -C /
è una buona maniera per farlo.
/usr/lib/gcc-lib/{i486-linux, i486-linuxelf, i486-linuxaout}/
Se
si usa un driver gcc
non standard, (per esempio se si usa il GNU ADA),
si copi anche quello in un posto sicuro. Poi si installi in pacchetto gcc,
di nuovo scompattando il tutto dalla directory root.
/lib/cpp
, che generalmente sotto linux è un link a
/usr/lib/gcc-lib/i486-linux/
version/cpp
. Siccome
ilpasso precedente ha cancellato qualsiasi versione a cui cpp
stava puntando, bisognerà ricreare il link:
$ cd /lib
$ ln -s /usr/lib/gcc-lib/i486-linux/2.7.0/cpp .
utmp
e wtmp
da /var/adm
a /var/run
e a /var/log
rispettivamente. Bisognerà
aggiungere alcuni link che dipendono da dove attualmente questi risiedono,
e può essere necessario creare le directory
/var/log
and /var/adm
. Io ho riprodotto qui sotto
l'output del comando ls -l
delle parti appropriate del mio sistema:
$ ls -ld /var/adm /var/log /var/run /var/log/*tmp /var/run/*tmp
lrwxrwxrwx 1 root root 3 May 24 05:53 /var/adm -> log/
drwxr-xr-x 9 root root 1024 Aug 13 23:17 /var/log/
lrwxrwxrwx 1 root root 11 Aug 13 23:17 /var/log/utmp -> ../run/utmp
-rw-r--r-- 1 root root 451472 Aug 13 23:00 /var/log/wtmp
drwxr-xr-x 2 root root 1024 Aug 13 23:17 /var/run/
-rw-r--r-- 1 root root 448 Aug 13 23:00 /var/run/utmp
Si controlli il FSSTND (dagli archivi LDP come
ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/docs/fsstnd/) per la storia completa.
Fatto! Semplici test che si possono provare sono:
$ gcc -v
Reading specs from /usr/lib/gcc-lib/i486-linux/2.7.0/specs
gcc version 2.7.0
$ gcc -v -b i486-linuxaout
Reading specs from /usr/lib/gcc-lib/i486-linuxaout/2.7.0/specs
gcc version 2.7.0
$ ld -V
ld version cygnus/linux-2.5.2l.14 (with BFD cygnus/linux-2.5.2l.11)
Supported emulations:
elf_i386
i386linux
i386coff
seguiti ovviamente dal tradizionale programma ``Hello World''. Si provi
con gcc
e con gcc -b i486-linuxaout
per verificare che
sia il compilatore ELF, sia il compilatore a.out sono configurati
correttamente.
Questa è una guida deliberatamente vaga a che cosa sono i files che avete appena installato. Può essere utile per la soluzione di problemi, o per decidere cosa cancellare.
/lib
ld.so
(a.out) e ld-linux.so.1
(ELF).
Entrambe possono essere link simbolici, ma siate sicuri che i file
a cui puntano esistano.
libc.so.4
, libm.so.4
(a.out)
Questi sono link simbolici, ma curate che anche questi puntino a file
esistenti.
libc.so.5
, libm.so.5
,
libdl.so.1
, libcurses.so.1
, libtermcap.so.2
, (ELF).
Anche questi sono link simbolici.
libc.so.5.0.9
), un link simbolico
che punta allo stesso con solo il major number della versione (libc.so.5
)
ed un link simbolico che punta a quest'ultimo senza numero di versione
(libc.so
). In questa maniera:
lrwxrwxrwx 1 root root 9 May 24 05:52 libc.so -> libc.so.5
lrwxrwxrwx 1 root root 13 Aug 25 12:48 libc.so.5 -> libc.so.5.0.9
-rwxr-xr-x 1 bin bin 562683 May 19 04:47 libc.so.5.0.9
/usr/lib
libbfd.so*
,libdb.so*
, libgdbm.so*
, le librerie
condivise di ELF. Tutte consistono di tre file come spiegato in precedenza
nella sezione /lib
.
libbsd.a
, libgmon.a
, libldso.a
, libmcheck.a
,
libieee.a
, libmcheck.a
ed un lib*.a
file per ogni
libreria condivisa in ELF. Quelli che duplicano le librerie condivise
possono non essere estremamente utili per la maggioranza delle persone
--- quando si usa l'ELF si può usare lo switch gcc -g
con le
librerie condivise, così non ha più molto senso fare compilazioni statiche.
crt0.o
, gcrt0.o
. a.out, che sono i file di `inizio di
programma';uno di questi è linkato come primo file in ogni programma
di tipo a.out, a meno che non si prendano degli accorgimentio per evitarlo.
crt1.o
, crtbegin.o
, crtbeginS.o
, crtend.o
,
crtendS.o
, crti.o
, crtn.o
, gcrt1.o
. I file di startup
dell'ELF. Questi fanno una cosa simile a quanto appena visto per i
file *crt0.o
/usr/lib/ldscripts
ld
, come suggerisce
il nome stesso. Dovrebbe apparire come
$ ls /usr/lib/ldscripts/
elf_i386.x elf_i386.xs i386coff.xn i386linux.xbn
elf_i386.xbn elf_i386.xu i386coff.xr i386linux.xn
elf_i386.xn i386coff.x i386coff.xu i386linux.xr
elf_i386.xr i386coff.xbn i386linux.x i386linux.xu
/usr/i486-linux/bin
ar
, as
, gasp
, ld
, nm
, ranlib
,
strip
. Questi attualmente sono tutti link simbolici alle utility
binarie in /usr/bin
/usr/i486-linuxaout/bin
as
--- L'assembler per l'a.out, e gasp
, il suo preprocesore
delle macro
ar
, ld
, nm
, ranlib
, strip
--- link simbolici
alle utility binarie in /usr/bin
/usr/i486-linux/lib
ldscripts
è un link simbolico a /usr/lib/ldscripts
./usr/i486-linuxaout/lib
lib*.so*
. librerie condivise per a.out. Sono necesarie per
far girare programmi in formato a.out.
lib*.sa
. mozziconi di librerie per il formato a.out.
Necessarie per compilare programmi a.out. Se non si intende farlo,
si possono tranquillamente rimuoverle.
lib*.a
. librerie statiche per il formato a.out. Necessarie
per compilare programmi statici in a.out (ciaoè quando si compila con
-g
). Di nuovo, si possono rimuovere se non si ha questa intenzione.
ldscripts
è un link simbilico a /usr/lib/ldscripts
/usr/lib/gcc-lib/i486-linux/2.7.0
/usr/lib/gcc-lib/i486-linuxaout/2.7.0
... in grandi lettere amichevoli.
Avete ancora una shell in grado di girare, tuttavia, e con un pò di ingenuità
potete fare un sacco di cose con le caratteristiche intrinseche della shell.
Ricordate che echo *
è un sostituto accettabile per ls
,
e che echo >>filename
può essere usato per aggiungere linee
ad un file. Inoltre non dimenticate che ldconfig
è linkato staticamente.
Se avete spostato, ad esempio, libc.so.4
in /lib-aout
erroneamente, potete fare echo "lib-aout"
>>/etc/ld.so.conf ; ldconfig -v
ed essere di nuovo a posto.
se avete spostato /lib/ld.so
potete essere capaci di
fare sln /stupido/posto/ld.so /lib/ld.so
, se avete una copia
di ln linkata staticamente, e probabilmente vi ritroverete con tutto
a posto.
no such file or directory: /usr/bin/gcc
... quando sapete che esiste quel file. Questo solitamente
significa che il loader dinamico dell'ELF /lib/ld-linux.so.1
non è installato, o non è leggibile per qualche motivo. Dovreste
averlo installato al passo 2 in precedenza.
not a ZMAGIC file, skipping
dal comando ldconfig
. Questo è perchè avete una vecchia versione
del pacchetto ld.so, così dovete prenderne una nuova. Riguardate il passo
2dell'installazione.
bad address
tentando di far girare qualunque cosa in ELF. State usando il kernel 1.3.x, dove x<3. Fate un upgrade alla versione 1.3.3 oppure fate un downgrade a qualche versione 1.2.x
_setutent: Can't open utmp file
Questo messaggio è spesso visto in multipli di tre quando si fa partire un xterm. Andate avanti e leggete il papiro sul FSSTND verso la fine della procedura di installazione.
gcc: installation problem, cannot exec qualcosa: No such file or directory
Quando si tenta di fare una compilazione in a.out (qualcosa in
genere sono cpp
o cc1
). Può essere sia una cosa corretta,
oppure verosimilmente avete digitato
$ gcc -b -i486-linuxaout
quando avreste dovuto digitare
$ gcc -b i486-linuxaout
Notate che `i486' non inizia con un meno.
Per costruire programmi in ELF, usate gcc
come sempre.
Per costruire programmi in formato a.out usate la forma
gcc -b i486-linuxaout
.
$ cat >hello.c
main() { printf("hello, world\n"); }
^D
$ gcc -o hello hello.c
$ file hello
hello: ELF 32-bit LSB executable i386 (386 and up) Version 1
$ ./hello
hello, world
Questo è forse il momento appropriato per rispondere alla domanda
``se il compilatore in a.out per default produce un programma chiamato
a.out
, che nome gli darà un compilatore ELF?''. Sempre
a.out
è la risposta. Noia, noia, noia, ... :-)
Per costruire libfoo.so come libreria condivisa, i passi di base da compiere assomigliano a questi:
$ gcc -fPIC -c *.c
$ gcc -shared -Wl,-soname,libfoo.so.1 -o libfoo.so.1.0 *.o
$ ln -s libfoo.so.1.0 libfoo.so.1
$ ln -s libfoo.so.1 libfoo.so
$ export LD_LIBRARY_PATH=`pwd`:$LD_LIBRARY_PATH
questo genererà una libreria condivisa chiamata libfoo.so.1.0
, e
il collegamento appropriato per ld (libfoo.so
) e il linker dinamico
(libfoo.so.1
) per trovarla. Per provare, aggiungiamo
la directory corrente a LD_LIBRARY_PATH
.
Una volta contenti che la libreria funziona, bisogna spostarla, per esempio,
in /usr/local/lib
, e ricreare il link appropriato.
Si noti che il link libfoo.so
deve puntare a
libfoo.so.1
, così che non c'è bisogno di aggiornamenti ad
ogni cambio della versione del minor number. il link da libfoo.so.1
a
libfoo.so.1.0
è mantenuto a posto da ldconfig
, che
sulla maggior parte dei sistemi è fatto girare automaticamente al
bootstrap.
$ su
# cp libfoo.so.1.0 /usr/local/lib
# /sbin/ldconfig
# ( cd /usr/local/lib ; ln -s libfoo.so.1 libfoo.so )
Questo argomento è trattato estensivamente nel documento di H. J. Lu
`ELF programming' e nella pagina del manuale dlopen(3)
che può essere trovata nel pacchetto ld.so. Qui c'è un piccolo esempio:
fatene il link con -ldl
#include <dlfcn.h>
#include <stdio.h>
main()
{
void *libc;
void (*printf_call)();
if(libc=dlopen("/lib/libc.so.5",RTLD_LAZY))
{
printf_call=dlsym(libc,"printf");
(*printf_call)("hello, world\n");
}
}
La vostra copia esistente del gdb
funzionerà prevalentemente
senza cambiamenti, con i programmi in ELF.
La nuova versione nella directory GCC
su tsx-11 è ritenuta migliore
per fare il debugging dei programmi che usano le librerie condivise
e il dinamic loading, e anche per capire i core dump dei programmi in ELF.
Si noti che la serie di kernel 1.2 non possono generara i core dump dai programmi in ELF in nessun modo. La serie 1.3 invece può.
A questo punto della procedura, è possibile fermarsi, se si vuole. Abbiamo installato tutto quello che è necessario per compilare e far girare i programmi in ELF.
Si può voler ricostruire alcuni programmi in ELF, sia per scopi di `pulizia' sia per minimizzare l'uso della memoria. per la maggior parte delle applicazioni end-user (cioè per l'utente finale), questo è molto semplice; alcuni pacchetti tuttavia assumono troppe informazioni riguardo al sistema su cui girano, e possono fallire a causa di uno o più di questi motivi:
_
, mentre in un eseguibile ELF no. Questo non fà
differenza fino a che non si integra codice assembler scritto a mano:
tutte le labels della forma _foo
, devono essere tradotte in
foo
o (se si vuole fare codice portatile) in EXTERNAL(foo)
dove EXTERNAL
è una qualche macro che ritorna il suo argomento
(se __ELF
è definito) oppure _
concatenato con il suo
argomento se non è così.
Adogni modo, ecco due liste: la prima è di programmi che hanno bisogno di cambiamenti per l'ELF, dove i cambiamenti sono già stati fatti (cioè avete bisogno di nuove versioni per compilarle come ELF), e la seconda è di programmi che ancora hanno bisogno di patch da terze parti.
/dev/zero
, poichè questo device
è necessario per le operazioni di tutti i programmi in ELF.
Si controlli il pacchetto util-linux per una versione corretta.
ftp.metronet.com
oppure da ftp.wpi.edu
cal
in util-linux 2.2 non funziona.
Si faccia un upgrade alla
versione 2.4 o successiva.
ftp
a ftp.xfree86.org
,
e dopo aver letto il messaggio `too many users' che è praticamente sicuro
otterrete, e trovate il mirror più vicino a voi. Una volta ottenuto
il contenuto delle directory common
e elf
, si deve modificare
/usr/X11R6/lib/X11/config/linux.cf
per cambiare le linee che dicono
#define LinuxElfDefault NO
#define UseElfFormat NO
in modo da dire YES
invece. In caso contrario una costruzione di
xpm tenterà di fare le cose sbagliate con jumpas
e le relative reliquie del passato
libXpm.so.4.5
. La correzione abbastanza semplice è di editarlo con
cura con Emacs o con un altro editor che gestisce correttamente i file
binari. Dopo aver trovato le occorrenze della stringa
libXpm.so.4.5^@
(dove ^@
è un carattere NUL --- ASCII zero ---),
cancellare .5
e aggiungere due caratteri dopo il NUL per evitare
il cambiamento della lunghezza del file.
make config
per permettere di costruirlo usando i tool dell'ELF.
Se si sta usando la serie 1.2, avete due possibilità:
CC
e LD
in modo che appaiano come
LD =ld -m i386linux
CC =gcc -b i486-linuxaout -D__KERNEL__ -I$(TOPDIR)/include
In alternativa,
ps
(procps-0.97) Il programma psupdate
ha bisogno di un patch per lavorare se si è compilato il kernel in ELF.
Questo è disponibile in
linux.nrao.edu:/pub/people/juphoff/procps,
sia come patch a vanilla 0.97 e sia come intero file di tar. Una nuova
versione di procps dovrebbe essere distribuita presto con il patch
già a posto, così se si potrà trovare procps 0.98 nel momento in cui
leggerete questo, allora questo patch sarà probabilmente obsoleto.
linux-gcc
è davvero il miglior posto
per vedere cosa sta succedendo, di solito senza mai pubblicarci
qualcosa. Ricordate, questo non è Usenet, perciò tenete per voi
le vostre domande a meno che non stiate sviluppando.
Per istruzioni per ottenere questa mailing list, si mandi un messaggio
contenente la parola help
a
majordomo@vger.rutgers.edu
. Gli archivi di questa mailing list sono a
http://homer.ncm.com/.
dlopen(3)
fornita con il pacchetto ld.so
.
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Il diritto di Daniel Barlow di essere identificato come l'autore di questo lavoro, è stato asserito in accordo alle sezioni 77 e 78 del Copyright Designs and Patents Act 1988. (Prova per asserzione... sembra di essere in Usenet)
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